Nascita e diffusione del cristianesimo nel mondo romano

 

Nei primi tre secoli della nostra era si diffuse in tutto l’Impero Romano il Cristianesimo, non semplicemente come nuova dottrina religiosa, ma come avvenimento: la presenza dello stesso Gesù Cristo nella comunità dei credenti.

 

La Chiesa si è presentata dunque come la continuità di Cristo nella storia.

Tre sono i fattori che la caratterizzano:

  • una realtà comunitaria sociologicamente visibile e incontrabile;

  • una compagnia che afferma di essere determinata e mossa da una presenza soprannaturale: lo Spirito Santo  

  •   un nuovo tipo di vita denominato comunione

La comunità ecclesiale afferma che il divino che è in essa si comunica attraverso la realtà umana che la costituisce.

Il fattore umano della Chiesa è segnato da particolari temperamenti, mentalità, circostanze, fragilità.  

Il fattore divino si comunica come insegnamento delle verità ultime sulla vita e come realtà soprannaturale offerta nei sacramenti.

 

Il compito storico della Chiesa non è quello di risolvere i problemi umani, ma porre l’uomo nella posizione ottimale per affrontarli: la religiosità vissuta.

 

La Pentecoste, miniatura dal Sacramentario Udalriciano

La pretesa della Chiesa è notevole: veicolare il Divino dentro una realtà umana. Essa afferma che è possibile verificarne la validità in un’esperienza in cui si sperimentino i quattro grandi frutti promessi:

·        l’unità,

·        la santità,

·        la cattolicità (cioè l’abbraccio alla totalità della persona),

·        l’apostolicità

  

G. Bardy descrive la diffusione della Chiesa dopo la morte e resurrezione di Gesù in Gerusalemme:

“Con l’apostolato individuale, con la predicazione pubblica, con l’esempio delle loro virtù, con l’insegnamento orale, con le apologie scritte, con la liturgia, con il canto degli inni e dei cantici, tutti, vescovo, clero, fedeli, si sono messi all’opera. In meno di tre secoli essi hanno preparato la trasformazione del mondo greco-romano”.

  

Nacquero comunità cristiane dapprima nei centri maggiori, quindi lungo le grandi vie di comunicazione, fino ai centri minori tanto che la Chiesa si diffuse in tutto il mondo allora conosciuto.

 

 Nel nord Italia sorsero per prime le comunità di Milano e Aquileia e quindi quelle di altri centri padani.