32. Gesų sale il Calvario (alta definizione)

La porta, in alto a destra, da cui Gesų č entrato trionfante a Gerusalemme in groppa all’asinello, č la stessa – in basso a sinistra – da cui esce ora, carico della croce. Quella croce sembra come abbracciarla. Al posto delle palme e degli ulivi si stagliano ora nel cielo, sinistre, le lance.

Davanti a lui, scalzo, il cireneo. Un soldato, alle spalle di Gesų, lo pungola con un bastone. Sulla porta sta lei, la Madre, col volto affranto, strattonata da un altro soldato (come lo fu Gioacchino –all’inizio del ciclo di affreschi – spinto fuori dal tempio). Lui si gira, quasi a cercarla con lo sguardo, l’identico frontale sguardo parlante di mite agnello innocente che ha – lė di fronte – quando č portato davanti ad Anna e Caifa: eloquente silenzio di Colui che, nell’affresco superiore, ha ammaestrato i dottori nel tempio.