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La porta, in alto a destra, da cui Gesų č entrato trionfante a Gerusalemme in groppa allasinello, č la stessa in basso a sinistra da cui esce ora, carico della croce. Quella croce sembra come abbracciarla. Al posto delle palme e degli ulivi si stagliano ora nel cielo, sinistre, le lance. Davanti a lui, scalzo, il cireneo. Un soldato, alle spalle di Gesų, lo pungola con un bastone. Sulla porta sta lei, la Madre, col volto affranto, strattonata da un altro soldato (come lo fu Gioacchino allinizio del ciclo di affreschi spinto fuori dal tempio). Lui si gira, quasi a cercarla con lo sguardo, lidentico frontale sguardo parlante di mite agnello innocente che ha lė di fronte quando č portato davanti ad Anna e Caifa: eloquente silenzio di Colui che, nellaffresco superiore, ha ammaestrato i dottori nel tempio. |