25. Cacciata dei mercanti dal tempio (alta definizione)

Gesù entra nel tempio ridotto a "spelonca di ladri", rovescia "i tavoli dei cambiavalute e i banchi dei venditori di colombe". La stessa mano che, nei tre riquadri che precedono, ha operato miracoli e dispensato benedizione, ora scende a fustigare, generando un moto centrifugo di persone e animali. Un apostolo si china ad accogliere un bambino spaventato. Un altro fanciullo, con una colomba in mano, sembra aleggiare a mezz’aria sovrapponendosi al giallo mantello di Pietro: in verità Giotto, ad affresco compiuto, ha deciso di aggiungere ‘a secco’ quest’immagine infantile; buona parte del pigmento si è poi staccato, creando questo curioso effetto.

Contrapposto al gruppo degli apostoli, all’estrema destra stanno i sacerdoti conniventi coi mercanti – Anna, Caifa e un altro –: coloro che dopo la resurrezione di Lazzaro avevano deciso di mettere a morte Gesù, ora confabulano su come catturarlo.

Gesù campeggia al centro, incorniciato dall’arco centrale del portico (come – all’estremo opposto della parete – Lui dodicenne fra i dottori nell’interno di quello stesso tempio), le cui quattro colonne sono sormontate da due leoni e due cavalli: allusione a Venezia.