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Erode inquadrato nel sinistro balcone del suo palazzo ordina la strage degli innocenti, mentre a destra un edificio ecclesiale (probabile memoria dellabside di S. Francesco a Bologna, oppure ottagonale Battistero, o basilica della Natività a Betlemme) sembra incorniciare e come abbracciare il dolore straziante delle madri. Perno del dipinto nel punto dincrocio delle diagonali la fosca testa di uno sgherro: colui che, prolungando e attuando lordine evidente nel gesto di Erode, con una mano ghermisce il bambino (avvinghiato alla madre, in azzurro come Maria) e con laltra armata di uno spiedo sta per trafiggerlo. Alla spietata dinamica obliqua-discendente che va da Erode al suo sicario, si oppone proteso verso il re quasi involontaria supplica il braccino di unaltra creatura che un secondo sgherro sta uccidendo. Un terzo soldato, allestrema destra, sta strappando alla madre il figlioletto, ma i tre allestrema sinistra appaiono commossi alla vista di tutti quei piccoli poveri cristi dal costato trafitto. Uno, in rosso, non riesce a sostenere quella vista, e guarda altrove. |