19. Strage degli innocenti
(alta definizione)

Erode – inquadrato nel sinistro balcone del suo palazzo – ordina la strage degli innocenti, mentre a destra un edificio ecclesiale (probabile memoria dell’abside di S. Francesco a Bologna, oppure ottagonale Battistero, o basilica della Natività a Betlemme) sembra incorniciare e come abbracciare il dolore straziante delle madri.

Perno del dipinto – nel punto d’incrocio delle diagonali – la fosca testa di uno sgherro: colui che, prolungando e attuando l’ordine evidente nel gesto di Erode, con una mano ghermisce il bambino (avvinghiato alla madre, in azzurro come Maria) e con l’altra armata di uno spiedo sta per trafiggerlo.

Alla spietata dinamica obliqua-discendente che va da Erode al suo sicario, si oppone proteso verso il re – quasi involontaria supplica – il braccino di un’altra creatura che un secondo sgherro sta uccidendo. Un terzo soldato, all’estrema destra, sta strappando alla madre il figlioletto, ma i tre all’estrema sinistra appaiono commossi alla vista di tutti quei piccoli poveri cristi dal costato trafitto. Uno, in rosso, non riesce a sostenere quella vista, e guarda altrove.