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Gli ultimi saranno i primi. Mentre fuori il gruppo dei delusi è guidato da un giovane che spezza la verga sul ginocchio, Giuseppe tiene in mano il proprio bastone su cui è fiorito un giglio – simbolo del matrimonio verginale – dal quale sta per spiccare il volo la colomba dello Spirito Santo, per la cui opera Maria concepirà Gesù. Il sacerdote unisce in matrimonio Giuseppe e Maria, la quale, posta proprio al centro della cornice absidale, pare come abbracciata dall’architettura e dalle calme figure, in forte contrasto col gruppo compatto dei giovani delusi restati fuori. Sinfonia di mani – quelle del sacerdote che uniscono le destre degli sposi; quella alzata del testimone – e soprattutto di sguardi. Giuseppe fissa Maria, colmo di "ri-spetto", di "ri-guardo" (guardare di nuovo, guardare in modo nuovo: con la coda dell’occhio sul Mistero che si riverbera in lei). Maria, umilmente, piega gli occhi verso il basso. |