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San Francesco rappresenta il vertice del medioevo (insieme con Tommaso d’Aquino nella filosofia, Dante nella letteratura e Giotto nella pittura). In lui infatti trova piena espressione quella concezione della vita e della realtà che considera Dio come centro di tutte le cose, come fattore che c’entra con tutte le cose. Per Francesco infatti anche il sasso su cui è seduto nel bosco coincide con la mano di Dio che lo sostiene. Tutto è segno del Mistero, di Dio che si è fatto Uomo in Gesù Cristo. Infatti per il santo di Assisi Dio non è un concetto indefinito, ma un Volto storico, incontrabile, seguibile: Gesù Cristo; tutto il suo carisma coinciderà con la sequela a Cristo, vissuta nella radicalità del Vangelo considerato letteralmente. Il Cantico delle Creature ci fa considerare la realtà come una provocazione che rimanda alla sua sorgente. Nasce proprio dallo stupore di fronte alla presenza delle cose; da questo stupore nasce il riconoscimento del Mistero a cui tutte le cose rimandano. Esse infatti sono ‘date’, sono una presenza che non viene da noi. E sono piene di una attrattiva che urge continuamente in noi l’esigenza di una piena comunione con l’essere interamente considerato. Consideriamo il Cantico delle creature nella sua versione originaria, mentre lo si può ascoltare nella versione recente di Angelo Branduardi.
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Il Cantico Delle Creature
Altissimu, onnipotente bon Signore, Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione. Ad Te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua. la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.
Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore et sostengono infrmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterranno in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate.
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