PRIMA TAPPA: IL SENSO RELIGIOSO(vedi anche introduzioni e approfondimenti) CAPITOLO 2 – ATTEGGIAMENTI IRRAGIONEVOLI DI FRONTE ALL’INTERROGATIVO ULTIMO
ATTEGGIAMENTI IRRAGIONEVOLIL’uomo può prendere di fronte alla sua domanda ultima e decisiva alcuni atteggiamenti irragionevoli che tendono o a negare la domanda stessa o a ridurla. Vediamone tre che tentano di negare la domanda e tre che cercano di ridurla.
Negazione teoretica. Cerca di negare la realtà stessa della domanda, affrermando che non ha alcun significato.
Sostituzione volontaristica. Cerca di sostituire la domanda e l’oggetto che cerca con un impegno o sforzo umano per raggiungere obiettivi più o meno precisati.
Negazione pratica. Si cerca di vivere in modo che la domanda non venga a galla, cercando di costruirsi una indifferenza (atarassia) verso gli interrogativi della vita.
Evasione estetica o sentimentale. La domanda è considerata con intensità, ma è ridotta al suo aspetto emotivo, senza ricerca della effettiva risposta.
Negazione disperata. Si afferma la realtà della domanda e la si considera intensamente, ma si nega la possibilità di una risposta. E’ il nichilismo disperato che domina in tanta musica giovanile contemporanea.
Guccini, Canzone delle domande consuete Raf, Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è
Alienazione. Si afferma che la risposta sarà conquistata in futuro dalle forze dell’uomo. Ma per l’uomo concreto qui presente la risposta non c’è.
CONSEGUENZERottura col passato. L’uomo è ridotto ad un ‘fascio di reazioni’: non c’è più nesso con l’esperienza degli uomini che ci hanno preceduto, il passato non ha alcun rapporto con noi.
Incomunicabilità e solitudine. La comunicazione è resa possibile dall’esperienza; ma quando non c’è esperienza profonda dell’io, bensì solo reazioni, la comunicazione diventa assolutamente superficiale o strumentale a propri interessi. E la solitudine diventa consapevolezza lucida di non essere veramente caro a nessuno.
Perdita della libertà. Se l’uomo è ridotto alle sue componenti biologiche, è totalemente schiavo del meccanismo biochimico universale che lo ha generato e che lo riassorbirà e che si autoregola con i meccanismi del potere sociale. Solo se l’io dipende da qualcosa di più grande di questo meccanismo è libero: solo la dipendenza da Dio assicura la libertà dell’uomo.
Guccini, Farewell Irlandese, Only our rivers run free
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